Pietra e Legno in simbiosi con il luogo, espressione di poetica creatività e sapienza locale, secondo regole di essenzialità e funzionalità alpina. Il villaggio era ed è nella forma un aggregato in cui esistono stretti legami fisici e relazionali tra le persone stesse e i luoghi dell’abitare: l’unione, la coesione di rapporti, rappresentava il punto di forza per resistere e cogliere le limitate risorse della montagna. Tali architetture sono testimonianza diretta del fare locale e al tempo stesso un eccelente esempio di bioarchitettura. L'intervento riguardante nove corpi di fabbrica costituenti il nucle centrale della frazione Chatrian ha impegnato molteplici figure per circa quattro anni , giungendo ad un risultato considerato esempio pilota per interventi seguenti nel comprensorio locale Il recupero edilizio è stato anche intrinsecamente un recupero culturale, attuato attraverso l’acquisizione di tecniche costruttive tradizionali, legate alla disponibilità locale delle materie prime: si è sviluppata ovvero una metodologia mediante il riuso di materia prima ovunque fosse possibile, elementi di scarto non più utili per determinati usi, venivano recuperati per nuove funzionalità e localizzazione; Problematiche particolarmente gravose di natura strutturale hanno talvolta scoraggiato la conservazione totale , ma criteri di minimo impatto hanno permesso di procedere a cantieri nel rispetto delle caratteristiche formali ed estetiche originali oltre che in sicurezza. Il risultato finale ha avuto diversi riconoscimenti , non ultimo una pubblicazione sulla rivista Dove, (Panoramica apparsa su “Dove” nov 96) Ovunque possibile le aperture originali sono state conservate per forma e dimensione, andando talvolta in deroga ai minimi requisiti di norma, tutelando tuttavia un equilibrio estetico e di comfort, risultato di una secolare esperienza costruttiva. |
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